Pv 1935 03 21 Tratto Fan Se YengPv 1935 03 21 Tratto Fan Se Yeng
©Hergé / Tintinimaginatio - 2024

"Tintin, Hergé e Chang": un'originale doppia mostra in Costa Azzurra

Dal 27 gennaio al 30 giugno, il Musée des Arts Asiatiques e l’Espace Culturel Lympia di Nizza mettono in luce le molteplici dimensioni del creatore di Tintin in una doppia mostra intitolata “Tintin, Hergé e Tchang”. Come una madeleine di Proust, la mostra presenta una selezione eccezionale di documenti rari, disegni originali e oggetti, presentati per la prima volta in Costa Azzurra. Visite guidate e laboratori per grandi e piccini arricchiranno l’esperienza, rendendola ancora più coinvolgente.

Celebrazione di uno dei più importanti artisti del XX secolo

Nato in Belgio nel 1907, Georges Remi, meglio conosciuto come Hergé, iniziò la sua carriera nel giornalismo prima di dedicarsi completamente ai fumetti. Nel 1929, introdusse il famoso reporter dal ciuffo biondo nel panorama letterario, dando il via a un’avventura straordinaria che avrebbe segnato la storia del fumetto. Tradotta in più di centodieci lingue e dialetti, la serie delle avventure di Tintin, composta da 24 albi, si affermò rapidamente come un fenomeno mondiale, superando le frontiere e diventando un pilastro della cultura popolare. Hergé non ha mai smesso di ispirare generazioni di lettori e autori e ha svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del fumetto introducendo uno stile grafico innovativo, la famosa linea chiara, e affrontando una varietà di temi che vanno dall’avventura alla satira sociale. Tuttavia, l’incontro con Tchang Tchong-jen avrà un ruolo decisivo nell’opera di Hergé.

Hergé e Chang, un’amicizia senza fine

Nel 1934, alla vigilia di portare il suo eroe nel Regno di Mezzo, il padre di Tintin incontrò Tchang Tchong-jen, uno studente di Belle Arti di 27 anni che viveva temporaneamente nella capitale belga. Da questi incontri domenicali, che durarono più di un anno e durante i quali Chang istruì il suo allievo sugli aspetti culturali, artistici e politici della Cina che Hergé non era riuscito a cogliere, nacque una profonda amicizia. Grazie ai racconti dell’amico, Hergé scopre la Cina da un nuovo punto di vista e si appassiona alla storia e alla cultura di questo popolo dell’Estremo Oriente. Il personaggio di Chang si unisce così alle avventure del reporter di culto e della sua banda.

L’influenza di Chiang sulla vita e l’opera di Hergé

Questa amicizia portò Hergé ad approfondire la conoscenza del Paese e ad evitare le caricature e le approssimazioni nelle sue opere. Questa relazione ebbe un impatto considerevole, dimostrando la capacità di Hergé di evolversi e di incorporare nuove prospettive nel suo lavoro. Presente ne Il loto blu e in Tintin in Tibet, Chang divenne un personaggio di grande importanza nelle avventure di Tintin. Il notevole successo di Hergé nell’emozionare i lettori risiede senza dubbio nella sua capacità di trasporre la propria storia con Tchang Tchong-jen attraverso il famoso reporter e il suo alter ego cinese, come omaggio a questa profonda amicizia. La mostra al Musée des Arts Asiatiques di Nizza racconta la storia di queste due amicizie, quella tra Hergé e Chang e quella tra Chang e Tintin.

“Tintin e Chang”: un’amicizia che supera le frontiere al Museo delle Arti Asiatiche di Nizza

Imbevuto dalla scoperta dell’alterità in questa amicizia nascente, Hergé subisce una profonda trasformazione dopo l’incontro con Chang Chong-jen. I personaggi che accompagnano Tintin acquistano un posto importante nei suoi fumetti, simboleggiando l’apertura del reporter al mondo e quella del suo creatore. E se la scelta di un nuovo luogo per le avventure di Tintin non è mai insignificante, la ricerca di autenticità di Hergé porta il suo eroe in Tibet. La sua matita trasporta l’atmosfera delle città, le folle e le donne in sari, oscillando tra il trambusto di Nuova Delhi e la calma olimpica dell’Himalaya. È su queste alture immacolate che Tintin supera gli ostacoli per ritrovare il suo amico Chang. Questa ricerca metaforica riecheggia la vita personale di Hergé, che si interrogava sulla sorte del suo amico che aveva perso di vista e che infine ritrovò nel 1981. Al Musée des Arts Asiatiques, le tavole degli album si affiancano a fogli di documentazione, fotografie e opere specialistiche che l’autore amava consultare, trasportandoci nelle affascinanti avventure di Tintin. Il quadro è arricchito dalla presenza di oggetti personali appartenuti a Chang e a Hergé, per un’esperienza davvero completa.

“Hergé et l’Art”: un’immersione nella vita creativa di Hergé al centro culturale Lympia del porto di Nizza

Al centro culturale Lympia si svela un’altra avventura, quella dell’incontro tra Hergé e l’arte. La mostra propone un viaggio autobiografico nella vita di questo artista a tutto tondo. La prima parte presenta opere che ripercorrono il suo sviluppo creativo come fumettista, mentre la seconda offre uno sguardo alla sua collezione d’arte e alle sue creazioni pittoriche. Fin dai primi anni di lavoro presso il giornale Le Vingtième Siècle, è stato esposto a una moltitudine di movimenti artistici. Van Gogh, Goya e Monet divennero fonti di ispirazione e Hergé si immerse nei musei e nelle mostre delle gallerie d’arte per perfezionare le sue conoscenze in questo campo. Per un certo periodo pensò di abbandonare il fumetto, ma questo insaziabile creatore tornò al suo primo amore, l’arte in cui avrebbe eccelso per tutta la vita. Dall’illustrazione al fumetto, passando per la pubblicità, i cartoni animati per la stampa e le arti visive, il talento di Hergé sarà omaggiato al centro culturale Lympia del porto di Nizza.

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