Domaine du RayolIl giardino mediterraneo
©Jannick Tessier

Immersione botanica nel Giardino Mediterraneo del Domaine du Rayol

Nel Massiccio dei Maures, il Domaine du Rayol vi aspetta per scoprire “Le Jardin des Méditerranées”. Di proprietà del Conservatoire du Littoral, questo Eden è stato progettato e immaginato dal botanico e architetto del paesaggio Gilles Clément per accompagnarvi in un viaggio globale attraverso una successione di paesaggi ispirati alle regioni del mondo che condividono il clima mediterraneo.

Una tenuta trasformata in un giardino eccezionale

Prima di diventare un giardino eccezionale, il Domaine du Rayol è stato per molti anni una tenuta.

Nel 1910, l’uomo d’affari Alfred Courmes fece costruire la sua fattoria e la sua residenza principale su questo promontorio che domina la baia di Figuier.

Venduta in parte a una società immobiliare nel 1925, la tenuta divenne proprietà del famoso costruttore di aerei Henri Potez nel 1940, che la trasformò nell'”Hôtel de la mer”. Durante la guerra fu costretto a rifugiarsi nella Zona Franca.

Di conseguenza, la tenuta rimase a lungo abbandonata prima di essere acquistata dal Conservatoire du Littoral nel 1989.

All’architetto paesaggista Gilles Clément fu proposto di reinventare i giardini della tenuta. Il Conservatoire du Littoral è diventato partner dell’Association du Domaine du Rayol, consentendo una migliore gestione del sito.

Dalla sua apertura nel 1989, il Domaine ha accolto più di 1,5 milioni di visitatori ed è stato premiato con i marchi Qualité tourisme e Jardin remarquable.

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Un viaggio botanico senza confini

Dall’Australia al Sudafrica, passando per il Cile centrale, la regione costiera della California o semplicemente il bacino del Mediterraneo, “Le Jardin des Méditerranées” offre ai visitatori un viaggio botanico attraverso una successione di paesaggi ispirati a regioni del mondo dal clima mediterraneo!

Per ampliare ulteriormente questo viaggio, il progettista del giardino Gilles Clément ha aggiunto paesaggi con caratteristiche simili a quelle del clima mediterraneo, ma con un diverso regime di precipitazioni, come l’America subtropicale e la Nuova Zelanda.

Il giardino è allestito secondo tre grandi concetti del famoso paesaggista: il giardino in movimento, il terzo paesaggio e il giardino planetario.

Questi concetti rendono la visita ancora più sorprendente e indimenticabile di quanto non lo sia già!

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Sfruttare la diversità senza alterarla

Per quanto riguarda il giardinaggio, la tenuta utilizza alcune tecniche particolarmente originali.

Queste pratiche si basano sui principi del giardinaggio mediterraneo suggeriti dal botanico e progettista di giardini Gilles Clément.

Si tratta di rispettare il ciclo naturale di tutte le piante, di ridurre o addirittura eliminare il fabbisogno di acqua, di utilizzare specie compatibili con il clima e il terreno per limitare la necessità di manutenzione artificiale e di non danneggiare la terra.

È un’intera filosofia, il cui scopo ultimo è trovare il modo di sfruttare la diversità senza alterarla.

Visite e attività per tutta la famiglia

Il Jardin des Méditerranées vi offre una passeggiata arricchente accompagnata da una guida specializzata con la passione per la botanica. Tutta la famiglia può scegliere il tipo di visita che preferisce: autoguidata, tematica, guidata o attraverso le mostre.

Il Domaine du Rayol può essere visitato tutto l’anno, ma gli appassionati di giardinaggio possono anche scoprirlo in un modo completamente diverso: attraverso laboratori o corsi di formazione su piante, giardinaggio e biodiversità.

Anche i più piccoli possono partecipare a laboratori familiari o ad attività ludico-didattiche in giardino: “Mani nella terra”,“Piedi nell’acqua“, ecc. Grandi e piccini potranno imparare tutto sul giardinaggio ecologico e conoscere i diversi ambienti che compongono questa tenuta di 20 ettari.

Scoprite le visite e le attività del Domaine du Rayol

“A differenza della maggior parte dei giardini, che vengono creati in vista di un’immagine pianificata (perché progettata), i giardini di Le Rayol sono in continua evoluzione, in un costante stato di anticipazione. È come se la ricerca, come principio attivo, dominasse sempre il progetto. È come se la pedagogia, inevitabilmente associata ad essa, prevalesse sull’ornamento e sulla semplice passeggiata”. Gilles Clément, “Une école buissonnière” (Una scuola assente)

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