Il Musée des Beaux Arts Jules Cheret celebra il centenario della mostra dedicata a Maurice Denis (1870-1943), tenutasi a Nizza nel 1925. I blu e i rosa scintillanti della luce invernale che inondano le opere azzurre del pittore rispecchiano i risultati di un artista che ha tratto nuova vita dalle sponde del Mediterraneo negli anni tra le due guerre.
📍 Musée des Beaux Arts Jules Chéret a Nizza
📆 Fino all’08 marzo 2026
Da oltre cinquant’anni Michael Kenna esplora il mondo con una rara sensibilità, catturando l’impronta del tempo, la memoria dei luoghi e la silenziosa poesia dei paesaggi. Le sue immagini in bianco e nero di piccolo formato sono state ampiamente pubblicate. La mostra Constellation, al Musée de la Photo di Nizza, riunisce 124 stampe in argento che trasmettono un’estetica poetica e contemplativa, intrisa di grande rigore formale.
📍Muséede la Photographie Charles Nègre a Nizza
📆 F ino al 25 gennaio 2026
Per la sua seconda grande mostra dopo gli importanti lavori di restauro e ristrutturazione, La Malmaison di Cannes accoglie le sculture contemporanee di Jean-Michel Othoniel. Omaggio al potere contemplativo del vetro, la mostra di Jean-Michel Othoniel esplora l’interazione tra luce, materiale e scala. Ispirandosi alla natura, l’artista ha creato una serie di sculture
che, in un movimento tra precisione matematica e delicatezza poetica, catturano l’occhio e la mente.
📍 La Malmaison a Cannes
📆 Fino al 04 gennaio 2026
Il Musée Matisse di Nizza e il Baltimore Museum of Art organizzano una mostra dedicata alla Via Crucis di Henri Matisse per la Chapelle du Rosaire di Vence. Matisse concepì la sua cappella come un’opera d’arte totale, un insieme dal quale nulla può essere percepito separatamente. Tre serie di disegni costituiscono il nucleo di questa mostra: quelli del Musée Matisse di Nizza,
quelli della collezione della Chapelle du Rosaire e quelli provenienti da collezioni private, a cui si aggiungono numerosi oggetti d’archivio che documentano l’evoluzione del progetto dai primi schizzi alla sua realizzazione finale.
📍 Museo Matisse di Nizza
📆 Fino al 19 gennaio 2026
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La mostra “Mondi paralleli ” riunisce opere provenienti dalle collezioni del Musée international d’art naïf Anatole Jakovsky e del MAMAC, il Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain di Nizza. L’esposizione rivela diversi percorsi artistici del XX secolo, mettendo in discussione le classificazioni e abbattendo confini ed etichette. Questo incontro tra opere diverse rivela che la porosità e l’influenza dei generi e delle pratiche alimentano la maggior parte degli approcci artistici.
📍 Musée International d’Art Naïf Anatole Jakovsky à Nice
📆 Fino al 31 marzo 2026
Il Nuovo Museo Nazionale di Monaco, in collaborazione con il Museo YVES SAINT LAURENT di Marrakech, che ha avviato l’esposizione nel 2024, dedica una mostra ai cactus da un duplice punto di vista botanico e artistico. Poche famiglie di piante sono state oggetto di così tante trasposizioni artistiche. La mostra offre un’ampia panoramica, riunendo opere molto diverse tra loro, come un film di Eisenstein, un appendiabiti Gufram e un disegno su iPad di David Hockney! Per l’occasione sono state riunite oltre 200 opere. La mostra prosegue nei giardini di Villa Sauber, trasformati per l’occasione in uno spettacolare giardino di cactus grazie all’aiuto del Jardin Exotique de Monaco.
📍 Nuovo Museo Nazionale di Monaco – Villa Paloma e Villa Sauber a Monaco
📆 Fino all’11 gennaio 2026
Nata Fatma Haddad a Bordj el-Kiffan nel 1931, Baya occupa un posto singolare nella storia dell’arte del XX secolo nel Mediterraneo e rimane una delle figure principali della scena artistica algerina della seconda metà del secolo. Nel 1947, Aimé Maeght scopre la sua opera ad Algeri e decide di presentarla nella sua galleria parigina. La mostra, accompagnata da un testo di André Breton, rivelò al pubblico un giovane artista autodidatta. Grazie a Maeght, Baya si trasferisce a Vallauris, dove lavora in ceramica al fianco di Pablo Picasso. Figura singolare dell’arte mediterranea, Baya ha segnato la seconda metà del XX secolo con un universo al tempo stesso poetico e sgargiante. Le sue opere utilizzano una profusione di forme vegetali, colori intensi e personaggi femminili ingranditi, in una gioiosa celebrazione della vita e dell’immaginario.
📍 Fondazione Maeght a Saint-Paul de Vence
📆 Fino al 24 aprile 2026
