Fort De La Madeleine Rimplas Credit Cd06Fort De La Madeleine Rimplas Credit Cd06
©Fort De La Madeleine Rimplas Credit Cd06|CD06

La Route des Forts nelle Alpi Marittime

25 siti eccezionali da esplorare nel cuore di un eccezionale patrimonio militare

Dalle cime del Mercantour alle rive del Mediterraneo, le Alpi Marittime ospitano un eccezionale patrimonio militare che testimonia cinque secoli di storia.

Dal 2021, il Dipartimento delle Alpi Marittime è impegnato in un vasto programma di valorizzazione di questi tesori architettonici, affinché possano essere meglio conservati, tramandati e scoperti. La Route des Forts comprende oggi 25 forti emblematici.

Le Alpi Marittime, un conservatorio a cielo aperto dell’arte della fortificazione

Nel corso dei secoli, la storia turbolenta delle Alpi Marittime, la loro posizione strategica e la necessità di difendere il territorio hanno dato vita a un eccezionale patrimonio fortificato. Costruito tra il XVIᵉ e il XXᵉ secolo, questo patrimonio testimonia una singolare storia maralpina profondamente segnata da questioni geopolitiche.

Partite alla scoperta di questi gioielli di pietra e memoria, spesso incastonati in grandiosi siti naturali. Che siate escursionisti, appassionati di storia, famiglie o semplici curiosi, questo itinerario vi invita a esplorare la Costa Azzurra in modo diverso.

Un patrimonio straordinario, all’aria aperta ma fragile

In un contesto geostrategico europeo in costante mutamento, dal XIVᵉ al XXᵉ secolo, l’attuale territorio delle Alpi Marittime si trovò al centro degli scontri tra Francia, Casa Savoia e poi Italia. Su entrambi i lati del fiume Var, che segnava il confine tra i due Stati, gli ingegneri militari costruirono inizialmente fortificazioni di tipo bastionato.

Con l’annessione della contea di Nizza alla Francia nel 1860 e l’avvento dell’artiglieria a canna rigata, emersero nuove forme architettoniche adatte al terreno montuoso. Progettate sul versante francese dal generale Séré de Rivières, furono rispecchiate sul versante italiano.

Tra le due guerre, le rivendicazioni territoriali dell’Italia fascista resero necessaria la creazione di una nuova linea di difesa: il prolungamento alpino della Linea Maginot. Opere interrate, cementate e blindate, dotate dei più recenti ritrovati tecnologici dell’epoca, furono costruite per contrastare l’offensiva italiana del giugno 1940.

Alla fine del XXᵉ secolo, questi forti furono gradualmente abbandonati dall’esercito ed esposti ai rischi del degrado e del vandalismo. Consapevole del loro valore patrimoniale, commemorativo e turistico, il 1ᵉʳ ottobre 2021 il Dipartimento delle Alpi Marittime ha lanciato un ambizioso programma di restauro, valorizzazione e apertura al pubblico di questo patrimonio fortificato.