

Saint-Dalmas de Tende, parte del comune di Tende, è un luogo invitante da esplorare. Questo borgo della Valle della Roya vanta alcuni monumenti unici.
Saint-Dalmas de Tende ha una lunga storia nella valle. È nel III secolo che San Dalmas avrebbe evangelizzato la regione, dando il suo nome al villaggio. Nel 731, i monaci benedettini di Saint-Dalmas de Pedona fondarono un convento, poco prima dell'arrivo dei Saraceni.
La tradizione popolare vuole che, durante l'occupazione saracena, schiavi neri e abitanti del villaggio fossero impiegati nella miniera di Vallauria, mentre i monaci prigionieri trasportavano il minerale a Conventi. Nonostante le invasioni, i monaci continuarono la loro missione spirituale e svolsero un ruolo essenziale nella cristianizzazione della valle.
Nel XIII secolo fu fondato un priorato. Dopo la Rivoluzione francese subì diverse conversioni prima di essere reinvestito da una congregazione di monache. Le benedettine di Pedona avevano anche un rifugio sul Col de Tende, che permetteva loro di rimanere in contatto con la casa madre. Nel 1592, il Duca di Savoia donò questo rifugio all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
In tempi più recenti, Saint-Dalmas de Tende è diventata una popolare località di villeggiatura. Ha accolto anche i lavoratori della miniera di Vallauria e, in seguito, delle centrali idroelettriche. Infine, nel XX secolo, la costruzione di un'imponente stazione ferroviaria neoclassica, voluta da Mussolini, segnò simbolicamente il confine e affermò il potere italiano su questo territorio strategico.
La tradizione popolare vuole che, durante l'occupazione saracena, schiavi neri e abitanti del villaggio fossero impiegati nella miniera di Vallauria, mentre i monaci prigionieri trasportavano il minerale a Conventi. Nonostante le invasioni, i monaci continuarono la loro missione spirituale e svolsero un ruolo essenziale nella cristianizzazione della valle.
Nel XIII secolo fu fondato un priorato. Dopo la Rivoluzione francese subì diverse conversioni prima di essere reinvestito da una congregazione di monache. Le benedettine di Pedona avevano anche un rifugio sul Col de Tende, che permetteva loro di rimanere in contatto con la casa madre. Nel 1592, il Duca di Savoia donò questo rifugio all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
In tempi più recenti, Saint-Dalmas de Tende è diventata una popolare località di villeggiatura. Ha accolto anche i lavoratori della miniera di Vallauria e, in seguito, delle centrali idroelettriche. Infine, nel XX secolo, la costruzione di un'imponente stazione ferroviaria neoclassica, voluta da Mussolini, segnò simbolicamente il confine e affermò il potere italiano su questo territorio strategico.
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Accesso libero.
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