Le Dindon

In questo vaudeville, Feydeau spinge l'arte dell'incomprensione all'estremo e, con nostra grande gioia, svela le nostre profonde contraddizioni, divise tra la tranquillità delle nostre vite agiate e la ferocia delle nostre passioni. Terribilmente divertente.

Pontagnac segue una donna per strada da otto giorni perché se ne è follemente innamorato. Finisce per introdursi in casa sua e si ritrova faccia a faccia con il marito. Con suo grande stupore, scopre che si tratta di Crépin, un vecchio amico avvocato. Lucienne, onesta e fedele, accetterà di avere un amante alla sola condizione di sorprendere il marito tra le braccia di un'altra. Crépin, inizialmente indifferente a cercare altrove, si ritrova intrappolato quando una delle sue ex conquiste lo contatta di nuovo e minaccia di suicidarsi se si rifiuta di condividere le sue lenzuola. Tra infedeltà e incomprensioni, la trama si dipana attorno a una moltitudine di colpi di scena surreali, donne nascoste negli armadi e mariti invischiati. Le battute sono pungenti e gli scambi assurdi, conferendo a ogni personaggio il prezioso ruolo di "tacchino" nella farsa.

Appartenente alla nuova generazione di registi che stanno facendo rivivere i grandi classici, Maryse Estier offre una visione audace di Feydeau. In collaborazione con la sua compagna Clémence Longy, ne rivela tutta la ricchezza drammatica, esplorandone al contempo le sfaccettature più insolite. Oscillando tra sogno e incubo, il Tacchino di Maryse Estier placa le tensioni per lasciare spazio a una risata liberatoria e rigenerante.

Con Nicolas Avinée, David Casada, Marie Druc, Dylan Ferreux, David Gobet, Capucine Lhemanne, Clémence Longy e Mariama Sylla