LA STORIA
Nel 68 d.C., San Tropez rifiutò pubblicamente di rinunciare alla sua fede cristiana davanti a Nerone. Nerone lo fece decapitare. Il suo corpo fu poi messo in una barca con un gallo e un cane, a simboleggiare la mancanza di rispetto nei confronti dell'imperatore. La barca fu poi spinta nel fiume Arno.
Fu trasportata dalle correnti fino alle rive di Saint-Tropez. Alla fine del XV secolo, la città di Saint-Tropez fu ricostruita, fortificata e ripopolata. Il ruolo dei nuovi abitanti di Saint-Tropez era quello di difendere la città e i suoi dintorni. Essi portavano anche le armi per celebrare la festa del Santo, che si svolgeva il 17 maggio nella cappella di Saint-Tropez, situata "fuori dalle mura". La tradizione di onorare il Santo con le armi è continuata fino ad oggi, anche dopo l'abolizione di questi privilegi.
PROGRAMMA
Per tre giorni, gli abitanti di Saint-Tropez celebrano il loro Santo, accompagnati dai "Cepoun" (custodi delle tradizioni cittadine), guidati dal "Capitaine de Ville".
Tromblonate, polvere da sparo, processioni per la città e messe costituiscono la parte principale di questa festa tradizionale.
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