
La mostra Gustave Courbet "Dal canto della natura alle voci della rivolta", in collaborazione con l'Istituto Courbet di Ornans.
Gustave Courbet (1819-1877) è uno dei giganti del XIXᵉ secolo.
Pittore visionario e massimo rappresentante del Realismo in pittura, fu autore di tele divenute leggendarie, come Un Enterrement à Ornans, L'Atelier du peintre, L'Effaré e L'Origine du monde.
Ma dietro questi capolavori si nasconde un artista poliedrico, profondamente radicato nella sua terra d'origine e allo stesso tempo aperto agli orizzonti del mondo.
Nato a Ornans, Courbet rimase per tutta la vita legato alla regione della Franca Contea. I paesaggi svolgono un ruolo essenziale nella sua opera, rappresentando quasi i due terzi della sua produzione. I suoi paesaggi,
che voleva fossero universali, trasmettono l'anima dei luoghi che amava: la Source de la Loue, il Puits Noir, le falesie del Giura. Ma ha anche aperto gli occhi su altri orizzonti. Il mare, che scopre a Le Havre nel 1841, diventa una rivelazione: "Il mare, senza orizzonte, è buffo per chi viene dalla valle". Dalla Loue al Léman, dalla Manica al Mediterraneo, l'acqua divenne per lui simbolo di movimento, libertà e fuga.
Pittore di caccia e di pesca, Courbet si concentra anche sul mondo animale, che ritrae con un'acutezza quasi carnale: cervi in agguato nell'ombra, volpi catturate nelle trappole, scene di caccia colte in tutta la loro drammatica intensità. Il suo occhio si rivolge anche all'uomo. Un'ode alle donne in ritratti dalla sensualità ingigantita, una celebrazione dei volti di contadini e operai.
dei volti dei contadini e degli operai, trasmette la forza, la dignità e talvolta la sofferenza delle persone più umili.
Artista libero e spesso ribelle, Courbet pagò a caro prezzo le sue convinzioni. Il suo ruolo nella Comune di Parigi e la sua partecipazione allo smantellamento della colonna Vendôme lo portarono all'esilio in Svizzera, dove terminò la sua vita nel dolore e nella solitudine. La sua personalità sgargiante, ammirata e contestata, ha ispirato innumerevoli ritratti e caricature.
Questa mostra invita a esplorare tutte le sfaccettature di Gustave Courbet, un pittore inclassificabile: amante dei paesaggi, paladino delle donne, osservatore del mondo animale, ma anche un uomo impegnato per il quale l'arte era un'esigenza.
ma anche un uomo impegnato per il quale l'arte era una vera e propria lotta. La mostra riunisce 122 opere di Courbet e di artisti del suo tempo, tra cui quasi 40 olii su tela, oltre a
disegni, incisioni, caricature, vecchie fotografie, una lettera autografa e oggetti personali dell'artista.
Pittore visionario e massimo rappresentante del Realismo in pittura, fu autore di tele divenute leggendarie, come Un Enterrement à Ornans, L'Atelier du peintre, L'Effaré e L'Origine du monde.
Ma dietro questi capolavori si nasconde un artista poliedrico, profondamente radicato nella sua terra d'origine e allo stesso tempo aperto agli orizzonti del mondo.
Nato a Ornans, Courbet rimase per tutta la vita legato alla regione della Franca Contea. I paesaggi svolgono un ruolo essenziale nella sua opera, rappresentando quasi i due terzi della sua produzione. I suoi paesaggi,
che voleva fossero universali, trasmettono l'anima dei luoghi che amava: la Source de la Loue, il Puits Noir, le falesie del Giura. Ma ha anche aperto gli occhi su altri orizzonti. Il mare, che scopre a Le Havre nel 1841, diventa una rivelazione: "Il mare, senza orizzonte, è buffo per chi viene dalla valle". Dalla Loue al Léman, dalla Manica al Mediterraneo, l'acqua divenne per lui simbolo di movimento, libertà e fuga.
Pittore di caccia e di pesca, Courbet si concentra anche sul mondo animale, che ritrae con un'acutezza quasi carnale: cervi in agguato nell'ombra, volpi catturate nelle trappole, scene di caccia colte in tutta la loro drammatica intensità. Il suo occhio si rivolge anche all'uomo. Un'ode alle donne in ritratti dalla sensualità ingigantita, una celebrazione dei volti di contadini e operai.
dei volti dei contadini e degli operai, trasmette la forza, la dignità e talvolta la sofferenza delle persone più umili.
Artista libero e spesso ribelle, Courbet pagò a caro prezzo le sue convinzioni. Il suo ruolo nella Comune di Parigi e la sua partecipazione allo smantellamento della colonna Vendôme lo portarono all'esilio in Svizzera, dove terminò la sua vita nel dolore e nella solitudine. La sua personalità sgargiante, ammirata e contestata, ha ispirato innumerevoli ritratti e caricature.
Questa mostra invita a esplorare tutte le sfaccettature di Gustave Courbet, un pittore inclassificabile: amante dei paesaggi, paladino delle donne, osservatore del mondo animale, ma anche un uomo impegnato per il quale l'arte era un'esigenza.
ma anche un uomo impegnato per il quale l'arte era una vera e propria lotta. La mostra riunisce 122 opere di Courbet e di artisti del suo tempo, tra cui quasi 40 olii su tela, oltre a
disegni, incisioni, caricature, vecchie fotografie, una lettera autografa e oggetti personali dell'artista.
Accessibilità
Accessibilità
Deficit mentale Prestazioni adattate
Accessibile in carrozzina con aiuto
Accessibile in carrozzina autonomamente
Personale della reception sensibilizzato all'accoglienza di persone con disabilità
Tariffe
Tariffe
Dal 18 gennaio 2026 al 24 maggio 2026
Dal 18 gennaio 2026 al 24 maggio 2026
Prezzo ridotto
4,00 €
Adulto
7,00 €
Orari
Orari
Dal 18 gennaio 2026 al 24 maggio 2026
Dal 18 gennaio 2026 al 24 maggio 2026
Lunedì
Chiuso
Martedì
14:00 - 18:00
Mercoledì
10:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Giovedì
14:00 - 18:00
Venerdì
14:00 - 18:00
Sabato
10:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Domenica
14:00 - 18:00
Posizione
Posizione
Contatto Gustave Courbet "Dal canto della natura alle voci della rivolta
Lingue parlate
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