Chiesa di Santa Filomena

La chiesa di Sainte-Philomène fu consacrata parrocchia nel 1907 e battezzata Sainte-Philomène, nome ispirato a Jean-Marie Vianney, noto come il Curato d'Ars, che contribuì a diffondere la devozione per questo santo, canonizzato ma la cui vita non è storicamente nota.
Molti cannettani offrirono denaro o donazioni, ma il comune rifiutò di partecipare all'impresa. L'Abbé Bovis intraprese quindi un tour in Francia per raccogliere fondi per la sua costruzione. "Lo si vedeva viaggiare per tutto il Paese, visitare paesi e città. Vivendo di privazioni, implorava eloquentemente un centesimo per la futura chiesa". Al suo ritorno, gli fu assegnato un terreno nel centro della città. I lavori iniziarono il 1° ottobre 1877, ancora una volta senza l'approvazione del consiglio comunale. Quest'ultimo aveva cercato di dissuadere l'abbé Bovis, consigliandogli invece di ingrandire Sainte-Catherine, che avrebbe contribuito a "eliminare ogni discordia tra le varie frazioni del comune". La chiesa fu completata con difficoltà nel 1884.
Aperta al culto il 2 aprile 1882, fu consacrata chiesa parrocchiale nel 1907 e chiamata Église Sainte-Philomène, secondo la sua volontà. Infatti, egli aveva riportato la devozione a questo santo da un "pio pellegrinaggio" ad Ars. Il sacerdote, che aveva frequenti incontri con Jean-Marie Baptiste Vianney, detto il Curato d'Ars, fece voto di costruire una chiesa dedicata alla "martire radiosa", l'unica santa ad essere canonizzata senza alcuna conoscenza storica della sua vita. Secondo la tradizione, fu trovata morta a Roma nel 275 e le sue reliquie, scoperte nel 1802 nelle catacombe della città, avrebbero compiuto numerosi miracoli. Ma si scoprì che la sua leggenda era falsa. Nel 1966, la Congregazione dei Riti Vaticani decise di rimuovere Santa Filomena dal calendario.