Cappella Saint Roch

Questo piccolo edificio è più simile a un oratorio che a una cappella. Originariamente, c'erano tre archi ogivali. Con le sue eleganti colonne con piedi ben modellati, è uno degli elementi più interessanti di Biot. Purtroppo è stato consolidato da un riempimento delle aperture che gli hanno tolto la sua origine nascosta.

La data incisa sulla facciata, "1580 maggio 7 OPNBRA", è certamente quella di un desiderio: San Rocco e San Sebastiano avevano, si diceva, il potere di proteggere della peste. La cappella di San Roch esisteva già nel 1557, secondo un documento sul quale è citato vicino alla forca.

All'inizio del XV secolo, mentre Biot era un villaggio abbandonato, è stato segnalato l'Oratorio degli Ospitalieri di San Giovanni: forse è lo stesso monumento. Nel 1624, un bambino abbandonato fu trovato nella cappella e gli fu dato il nome di Jean-Paul Roch.

Venduta come bene del clero durante la Rivoluzione, la cappella fu acquisita in seguito da Lambert Geoffroy de Biot che la vendette ad Antoine Cavasse sotto il Direttorio. Fu poi venduta alla municipalità di Biot.