Testimoniano i soldati che hanno combattuto, molti dei quali rischiando la vita, e tutti gli Alleati che sono sbarcati sulle nostre coste per restituirci la libertà.
A Sainte-Maxime sono stati eretti monumenti e stele commemorative, per non dimenticare mai.
Nel 1961, questo monumento ha sostituito la statua di una donna che brandisce una spada, eretta nel 1949. Costruito con l'aiuto dell'Associazione Reno e Danubio, porta il numero 1 perché doveva essere il punto di partenza di un percorso segnalato dalla Côte de Provence al punto in cui le truppe francesi attraversarono il Reno.
Inoltre, commemora la liberazione della città di Sainte-Maxime la sera del 15 agosto da parte delle forze della 45ª Divisione di fanteria americana.
Il 23 febbraio 1950, il Consiglio comunale approvò la creazione de La Borne N°1 de la Voie Libératrice, opera dello scultore Jean Portal. Il suo modello in gesso rimase sulla banchina del porto per diversi anni, prima che il progetto fosse definitivamente abbandonato.
A Sainte-Maxime sono stati eretti monumenti e stele commemorative, per non dimenticare mai.
Nel 1961, questo monumento ha sostituito la statua di una donna che brandisce una spada, eretta nel 1949. Costruito con l'aiuto dell'Associazione Reno e Danubio, porta il numero 1 perché doveva essere il punto di partenza di un percorso segnalato dalla Côte de Provence al punto in cui le truppe francesi attraversarono il Reno.
Inoltre, commemora la liberazione della città di Sainte-Maxime la sera del 15 agosto da parte delle forze della 45ª Divisione di fanteria americana.
Il 23 febbraio 1950, il Consiglio comunale approvò la creazione de La Borne N°1 de la Voie Libératrice, opera dello scultore Jean Portal. Il suo modello in gesso rimase sulla banchina del porto per diversi anni, prima che il progetto fosse definitivamente abbandonato.
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