
Sonia Saroya e Edouard Sufrin sviluppano un universo fragile e discreto che interroga l'impatto sensoriale dei nostri ambienti e la loro influenza sui nostri meccanismi cognitivi.
Unendo gli immaginari e i simboli veicolati dagli ambienti sotterranei e dai resti industriali con le questioni di emancipazione sollevate dalle discipline umanistiche e dalla filosofia, tentano di mettere in luce i paradossi delle nostre società contemporanee, riconsiderando al contempo le nostre possibilità di azione e il nostro know-how. Il loro lavoro consiste in installazioni che si collocano all'incrocio tra scultura, artigianato e arte sonora, nonché in creazioni simili a "opere-utensile", che consentono di realizzare esperienze artistiche collettive in spazi marginali.
L'Arcipelago
Questa residenza ci permetterà di ampliare la nostra ricerca sulle relazioni tra le origini minerali e i suoni di vecchi componenti elettronici, con l'obiettivo di creare un'opera strumentale. Una scultura sonora suonata da due persone, pensata per essere attivata durante performance dal vivo e oggetto di collaborazioni con artisti sonori e musicisti. In questo arcipelago, ogni isola è al tempo stesso scultura e modulo strumentale. L'Arcipelago è sviluppato con il supporto del Dipartimento della Senna-Saint-Denis, del sito Mains d'Oeuvres e del GMEA.
L'Arcipelago
Questa residenza ci permetterà di ampliare la nostra ricerca sulle relazioni tra le origini minerali e i suoni di vecchi componenti elettronici, con l'obiettivo di creare un'opera strumentale. Una scultura sonora suonata da due persone, pensata per essere attivata durante performance dal vivo e oggetto di collaborazioni con artisti sonori e musicisti. In questo arcipelago, ogni isola è al tempo stesso scultura e modulo strumentale. L'Arcipelago è sviluppato con il supporto del Dipartimento della Senna-Saint-Denis, del sito Mains d'Oeuvres e del GMEA.
Orari
Orari
Dal 18 agosto 2025 al 4 settembre 2025 -
Posizione
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Lingue parlate
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